Con Donald Trump nuovamente alla Casa Bianca dopo la vittoria elettorale del 2024, il mondo si interroga sulle possibili svolte nella politica estera americana, in particolare riguardo alla guerra in Ucraina e alle relazioni con la Russia. Ecco la tesi: i dazi commerciali imposti dagli USA potrebbero essere un’arma negoziale per spingere gli alleati a trovare una soluzione al conflitto, favorevole a Mosca, in cambio della loro revoca.
Contesto: i dazi di Trump 2.0
Nei primi mesi del suo mandato, Trump ha ripristinato una politica commerciale aggressiva, usando i dazi su acciaio, alluminio e beni tecnologici provenienti da UE, Cina e altri competitor (fonte: [USTR, marzo 2025](https://www.ustr.gov)).
L’Europa ha protestato, minacciando ritorsioni, mentre la Cina ha avviato contromisure. Ma perché questa mossa proprio ora?
Il legame con la guerra in Ucraina
Fonti vicine all’amministrazione Trump (citando il Wall Street Journal, 15 aprile 2025) suggeriscono che il Presidente stia cercando un “grande accordo” per chiudere il conflitto ucraino.
Le condizioni?
1. Fine delle ostilità con concessioni territoriali alla Russia (ad esempio il riconoscimento dell’annessione della Crimea e parti del Donbass).
2. Rimozione delle sanzioni occidentali** contro Mosca.
3. Ripristino degli scambi energetici tra Europa e Russia.
In cambio, Trump potrebbe ritirare i dazi, alleviando la pressione economica su UE e Cina. Un “do ut des” globale che mirerebbe a:
– Raffreddare l’inflazione negli USA, dovuta anche alle tensioni commerciali.
– Rilanciare l’economia europea, dipendente dal gas russo.
– Legittimare la Russia come partner economico, isolando le frange più ostili della NATO.
Prove a sostegno dell’ipotesi
1. Dichiarazioni di Trump: In un comizio in Ohio (10 aprile 2025), Trump ha detto: Possiamo finire la guerra in 24 ore se l’Europa smette di litigare con noi sul commercio” (fonte: [Reuters](https://www.reuters.com)).
2. Incontri segreti: Secondo Bloomberg (12 aprile), emissari statunitensi e russi si sarebbero incontrati a Istanbul per discutere una road map.
3. Posizione Ucraina indebolita: Kiev, senza aiuti USA bloccati dal Congresso a gennaio 2025 (fonte: [Politico](https://www.politico.eu)), è in difficoltà militare.
Critiche e rischi
L’ipotesi solleva dubbi:
– Tradimento dell’Ucraina? Cedere territori sarebbe un colpo alla sovranità di Kiev.
– Reazione europea: Francia e Germania potrebbero rifiutare un accordo “imposto”.
– Vantaggio a Putin: La Russia vedrebbe legittimate le sue conquiste.
Conclusione
Se l’ipotesi fosse vera, Trump userebbe l’economia come leva per riscrivere gli equilibri geopolitici. Ma il prezzo sarebbe alto: la pace avrebbe il volto di una vittoria russa, e l’Occidente dovrebbe accettare un nuovo ordine multipolare, peraltro più volte citato da Putin. Nei prossimi mesi, la trattativa potrebbe entrare nel vivo.
Fonti:
– Ufficio del Rappresentante Commerciale USA (USTR), marzo 2025.
– Wall Street Journal, “Trump’s Secret Ukraine Plan”, 15 aprile 2025.
– Reuters, discorso di Trump in Ohio, 10 aprile 2025.
– Bloomberg, “US-Russia Backchannel Talks”, 12 aprile 2025.
– Politico, “US Aid to Ukraine Stalled”, 5 gennaio 2025.